giovedì 13 dicembre 2012

Perché dovrei andare dallo strizzacervelli? Mica sono matto!

Perché dovrei andare dallo strizzacervelli? Mica sono matto!

Queste ed altre considerazioni ,la dicono lunga su come, ancora oggi, la figura dello psicologo sia contornata da una serie di pregiudizi e stereotipi. Lo psicologo e' una figura professionale che ancora spaventa, molte persone ancora hanno l'idea dello  Stregone che legge nel pensiero, altre volte come un veggente che prevede il futuro, altre ancora come un preparatore di filtri d’amore o come colui che ti cambierà grazie alla sua sfera magica di cristallo!
Ma chi è in realtà lo Psicologo, perché andarci e soprattutto quando? Per rispondere a queste domande è innanzitutto necessario far chiarezza su cosa sia il disagio psicologico : stare male psicologicamente non significa essere matti, andare fuori di testa, ma implica presentare tutta una serie di malesseri, non sempre facilmente riconoscibili, che fanno soffrire più di una malattia fisica. Stare male psicologicamente significa essere molto tristi, così tristi da non trovare conforto in nulla.
Significa avere dei pensieri fissi che si ostinano a stare nella nostra mente e noi non sappiamo come mandarli via, non sappiamo come allontanarci da loro, non troviamo un modo per liberarcene in maniera definitiva.
Significa avere dei comportamenti che ci fanno sentire un po’ diversi da chi consideriamo essere nella norma (ovviamente, se si parte dal presupposto che esistano persone classificabili come “normali”, e qui si potrebbe aprire un nuovo, interessantissimo capitolo su normalita' e patologia).

La sofferenza psicologica ci provoca un disagio interno che, il più delle volte, non viene percepito da chi ci è vicino. Abbiamo paura che gli altri si accorgano che ci sentiamo diversi, e questo ci provocherebbe imbarazzo. Così, possiamo diventare molto abili a nascondere le nostre paure, ad inventare scuse per non uscire, a prenderci in giro dicendo “non sto bene, ma non è niente…”Purtroppo, le persone non sempre sono attente alla loro salute psicologica come lo sono alla loro salute fisica e tendono a rimandare, evitare, negare l’esistenza del problema interiore: capita quindi spesso che una persona (o un suo familiare o una persona vicina) si rivolga ad uno psicologo solo quando i sintomi di un qualche disagio (ansia, panico, depressione o altri) sono diventati ingestibili e la vita della persona è compromessa in vari ambiti.
Pensiamo ad esempio a dei sintomi di ansia che iniziano a manifestarsi per un qualunque motivo; si tende a pensare che sia qualcosa di passeggero e, fortunatamente, molte volte lo è. Altre volte invece questi sintomi iniziano a peggiorare: aumentano di frequenza, di intensità e a lungo andare, se non trattati in tempo, in maniera adeguata, possono invalidare la persona.
La persona colpita da questi sintomi inizierà a non uscire più, per paura di sentirsi male e non poter gestire i sintomi; potrà anche arrivare a limitare la sfera lavorativa, sociale e affettiva.
Rivolgersi ad uno psicologo, sin dai primi segnali di disagio, è essenziale per prevenire l’aggravamento di una situazione.
Lo psicologo è il professionista che può capire il disagio che una persona vive, fornire spiegazioni sul perchè sta vivendo una situazione di malessere e tranquillizzarla su ciò che sta passando. Attraversare momenti di malessere psicologico, può capitare: soffrire di depressione, ansia, attacchi di panico (tanto per citare i malesseri più diffusi) NON è indice di pazzia! Siamo persone con il nostro modo di stare al mondo e di soffrire:  bisogna comprendere come sia “normale” ed “umano” soffrire, star male, aver paura, provare emozioni, anche in un contesto sociale dove tutto ciò viene rifugito come indice di debolezza e incapacità di vivere. Se poi, oltre a questi messaggi sociali svalutanti, si uniscono i sentimenti di colpa e la vergogna dovuti a retaggi secolari connessi alla sofferenza mentale, ecco che, solo quando la persona si vede notevolmente limitata dal suo malessere, chiede aiuto allo psicologo.
Nasce la paura dello stigma sociale: “bisogna” tenere nascosti i sintomi della “malattia” così da non poter essere riconosciuti dalla società, "le persone che mi stanno intorno penseranno che non sono normale, che sono pazzo".
I malesseri psicologici sono spaventosi: come si avverte un sintomo ci si spaventa; la prima volta è un trauma che si cerca immediatamente di dimenticare. Ma poi capita che si ripresenti una seconda volta, una terza e poi ancora. E ogni volta la persona fa di tutto per arginare e contenere i “danni” dei sintomi. Non  se ne parla per vergogna e ci si difende sempre più nell’attesa angosciosa che si ripresenti il sintomo. Alla fine però, il sintomo diventa parte della vita della persona, diventando cronico, sepolto sotto tutto ciò che una persona ha fatto per “nasconderlo”, “non pensarci”, “metterlo da parte”. Ed e' una delle maniere piu' sbagliate per affrontare il dolore, la sofferenza, quella di cercare in tutti i modi di "far finta di nulla".
Con l’aiuto dello psicologo, la persona impara a capire come la mente umana, e in particolar modo la propria, funziona, quali sono le proprie risorse e le proprie potenzialita', ovvero i copioni che l’individuo tende a ripresentare sempre uguali a sé stessi. Si conoscono le proprie risorse e si impara a saperle utilizzare, abbandonando strategie adattive che, se la persona sta male, evidentemente ad un certo punto non hanno più funzionato o hanno funzionato male. ricordo benissimo le parole di un carissimo Professore, ai tempi dell'Universita' : "ricordatevi ragazzi, che anche nella persona piu' deteriorata, piu' sofferente, esistono potenzialita' e risorse che nemmeno potete immaginare....ed e' proprio li, che noi, come Psicologi, dobbiamo intervenire, facendo leva su queste risorse". E ho imparato, nel corso del tempo, grazie ai miei pazienti, che le cose stanno davvero cosi'. E io amo, imparare ancora dai miei pazienti.
Lo psicologo  fornisce solo un altro punto di vista, un’altra strada da percorrere, che non è migliore, ma semplicemente un’altra visione delle cose, dando alla persona la possibilità di scegliere (enorme passo avanti rispetto all’avere sempre e solo un’unica alternativa: la propria). La persona è ora per quello che è stata, con le sue ferite, i suoi traumi, le sue risorse e i suoi meccanismi di difesa e il lavoro che si fa con lo psicologo, in seduta, è volto a “fare ordine” e a comprendere molti lati e aspetti oscuri o incomprensibili responsabili del malessere che affligge la persona. Lavorando in sinergia, quest’ultima scopre e riscopre proprie potenzialità, proprie risorse e nuovi tragitti mentali iniziando un cammino proprio, che dapprima vedrà lo psicologo al proprio fianco, per poi proseguire in autonomia.
È bene ricordarsi che il “professionista della mente” o anche "Professionista dell' Ascolto", è un esperto che ha seguito uno specifico training di formazione per apprendere le cure adeguate per i mali psicologici, le quali si differiscono di molto rispetto a quelle efficaci per i malesseri strettamente fisici (non dimentichiamo inoltre, che se la mente soffre, le conseguenze si ripercuotono anche sul corpo).
Andare dallo psicologo, dallo psicoterapeuta, non vuol dire quindi essere “matti”, o “diversi”, ma essere responsabili, prendersi cura della propria salute nel senso più ampio, significa in definitiva migliorare la propria qualità di vita.  Andare dallo Psicologo e' un grande segno di maturita', di intelligenza ed e' gia' un primo, importantissimo passo,  per tornare ad illuminare il nostro cammino.









martedì 20 novembre 2012

Consulenza psicologica online

                 Dottor Andrea Battisodo
                 Esperto in Psicologia delle Dipendenze
                 Esperto in Psicologia dello sport
                 Massaggio Biosistemico
                 Via dei Platani n. 28/3   61122 Pesaro (PU)
                 Tel. 3281020440
                 Skype e Facebook  Psicologo Dottor Andrea
                 Battisodo                 
                 Mail   a.battisodo@me.com


Cos’e' la consulenza psicologica online

In paesi come lInghilterra o gli Stati Uniti dAmerica e' ormai uso comune avvalersi del counseling online. La psicologia e' una scienza giovane ma che giorno per giorno si fa spazio nella mente e negli usi della popolazione italiana. Creare uno spazio in Rete dedicato alla consulenza psicologica vuol dire offrire un luogo di ascolto in cui, innanzi tutto, sia possibile accogliere le domande e offrire una risposta agli interrogativi originati dal disagio e dalla sofferenza.
E ormai dimostrato che e' possibile creare relazioni virtuali ed avviare, pertanto, terapie virtuali purche' la persona direttamente interessata sia motivata.
Il Professionista offre le proprie competenze e la propria professionalita' al fine di definire e comprendere le problematiche proposte dai pazienti e offrire i trattamenti adeguati, sempre mantenendo saldi i principi della scienza in cui e' specialista e tutelando la privacy del cliente.
La consulenza psicologica e' rivolta ad adulti. Prevede una fase iniziale anamnestica, dedicata alla conoscenza della storia di vita della persona, alla storia del disturbo o del problema presentato,  in modo da consentire un inquadramento del disagio che lo disturba e lo fa soffrire.
Dare un nome al malessere da cui si e' afflitti e' il primo passo per la riappropriazione di quella serenita' e di quellequilibrio da cui ci si e' allontanati da tempo. La fase successiva prevede l'inizio del vero e proprio sostegno psicologico (counseling psicologico), volto a rafforzare le risorse dellIo, con l' obiettivo principale di migliorare della qualita' della vita e il ridimensionamento del sintomo.
Il percorso con lo psicologo aiutera' a migliorare la comprensione di se' e contribuira' ad accrescere la conquista del benessere psichico.


Il servizio avra' un costo di 40 a seduta e comprendera' :

  Consulenze di sostegno psicologico online 1 volta alla settimana, della durata di 1 ora e 30 minuti, tramite Facebook o Skype, con possibilita' anche di video chiamata ;
  Possibilita' di scrivere mail con risposta nel piu' breve tempo possibile ;
  Possibilita' di parlare telefonicamente con il professionista 2 volte al mese.

Pagamenti con bonifico bancario presso la banca del professionista, dopo accordi con il paziente inviero' via mail coordinate bancarie.

lunedì 3 settembre 2012

Ottobre mese del benessere Psicologico

Mese del benessere Psicologico
Colloqui gratuiti dall' 1 al 31 Ottobre 2012


Cos'è il Mese del Benessere Psicologico?

Il Mese del Benessere Psicologico è una campagna di sensibilizzazione e promozione della cultura del benessere della persona che punta a migliorare la qualità della vita.

Il Mese del Benessere Psicologico è realizzato grazie alla disponibilità di psicologi, liberi professionisti, i quali offrono consulenze gratuite a chi ne avrà bisogno.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di :

Promuovere il Benessere Psicologico come valore fondante e ideale della qualità di vita di ciascuna persona, come  fattore di crescita personale e di mantenimento dell’equilibrio  dell’esistenza personale e sociale;
Informare sul ruolo dello psicologo e sulle sue funzioni nonché sull'esistenza di centri e studi  sul territorio che erogano servizi clinici e di consulenza  affinché si abbia un’alternativa al servizio pubblico;
Far conoscere il panorama delle professionalità che ruotano attorno al mondo della psicologia per  sapere, a seconda dei casi, a chi sarebbe più opportuno rivolgersi (psichiatra, neurologo, assistente sociale ecc);

Cosa e' il benessere Psicologico?

E' la condizione psicologica e fisica ottimale che permette di :

Stare bene con se stessi e con gli altri
Realizzare se stessi e raggiungere i propri obiettivi
Prendere decisioni
Risolvere difficoltà nelle relazioni
Sapere affrontare gli eventi stressanti

Il benessere psicologico migliora la qualità della vita e aiuta a prevenire possibili disagi nel rapporto con se stessi e con gli altri. La ricca del proprio benessere promuove la crescita personale e migliora la convivenza civile tra le persone.

Per contatti e informazioni

Dottor Andrea Battisodo
Via dei Platani n.28/3
61122 Pesaro
Cellulare    3281020440
Mail      a.battisodo@me.com























mercoledì 29 agosto 2012



  Dottor Andrea Battisodo

  • Psicologia delle dipendenze
  • Psicologia dello sport
  • Tecniche di respirazione  
  • Training autogeno
  • Massaggio biosistemico     















martedì 28 agosto 2012

Massaggio biosistemico



Massaggio Biosistemico

Il massaggio biosistemico è un lavoro sul corpo (o per meglio dire sul corpo-mente), che tiene conto dell'estrema intima relazione tra la carne, la forma, il movimento e le emozioni dell'essere umano.
Il massaggio Biosistemico mira quindi a favorire un miglior funzionamento ed equilibrio a livello energetico, posturale, emotivo e relazionale.


La tecnica nasce dall’integrazione di diversi metodi per ottenere una forma di massaggio di straordinaria efficacia che ridona al corpo la   forma naturale e l’equilibrio delle sue parti, lavorando con i muscoli, le viscere, le emozioni. 
Il principio base è la riduzione dell’eccesso di   tensione che molto spesso alcune parti del nostro corpo ( come spalle, collo, schiena ) sono costrette a sopportare, sciogliere tali tensioni attraverso il massaggio biosistemico.
Allo stesso tempo è da considerarsi un lavoro di progressiva apertura dell’individuo: si apre il corpo, si aprono le emozioni.

Consente di:

Ridurre lo stress e la tensione
Rilassare l’apparato muscolare e viscerale
Ritrovare la propria postura naturale
Sciogliere i blocchi fisici ed emotivi